Titoli di studio esteri per l'iscrizione ai corsi di laurea /laurea magistrale

I titoli accademici conseguiti all’estero possono essere oggetto di valutazione ai fini dell'iscrizione a corsi di laurea/laurea magistrale in Italia.

In tal caso la valutazione è effettuata in base all’art. 2 della Legge 148/2002 che dice testualmente: “La competenza per il riconoscimento dei cicli e dei periodi di studio svolti all'estero e dei titoli di studio stranieri, ai fini dell'accesso all'istruzione superiore, del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitari italiani, è attribuita alle Università ed agli Istituti di istruzione universitaria, che la esercitano nell'ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia”.

Si rimanda alla Circolare MIUR per le disposizioni inerenti la documentazione, le modalità ecc. che gli studenti in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero sono tenuti a rispettare per l’iscrizione presso Atenei italiani.

Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/

Per il riconoscimento dei titoli di studio a fini professionali, per la partecipazione a pubblici concorsi e per l'equipollenza in generale, si consiglia di consultare il sito www.cimea.it.


Riconoscimento a fini professionali

Coloro che sono in possesso di un titolo professionale conseguito all’estero devono ottenerne il riconoscimento dalla competente autorità italiana allo scopo di poter esercitare in Italia la corrispondente professione “regolamentata”, il cui esercizio è regolato dalla legislazione nazionale.

Per "titolo professionale" si intende il titolo che nel Paese di rilascio dà diritto ad esercitare una determinata professione regolamentata.

Per informazioni consultare il sito http://www.cimea.it/


Partecipazione a pubblici concorsi

I cittadini italiani o di un Paese dell’Unione Europea in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero possono partecipare a concorsi per l’accesso alle Amministrazioni pubbliche italiane mediante una procedura di riconoscimento del titolo di studio attuata ai sensi dell’art. 38 del Decreto Legislativo 165/2001 e finalizzata a valutare l’equivalenza tra titolo posseduto e titolo richiesto per l’ammissione al concorso. L’Ente responsabile per la valutazione dell’equivalenza del titolo estero è la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - Ufficio P.P.A. - Servizio Reclutamento, Corso Vittorio Emanuele II, 116 - 00186 Roma.

L’equipollenza è una forma complessa di riconoscimento accademico. Si basa sulla valutazione analitica di un titolo di istruzione superiore straniero ed ha lo scopo di verificare se esso corrisponda in modo dettagliato, quanto a livello e contenuti, ad un analogo titolo universitario italiano. In caso positivo il titolo viene definito equivalente, acquisisce lo stesso “peso” giuridico e, per tale motivo, è dichiarato “equipollente”. Altrimenti, l'Ateneo può stabilire che per il rilascio del titolo il richiedente debba sostenere, previa iscrizione, un certo numero di esami ed acquisire i relativi cfu.

Ulteriori informazioni sulla domanda di riconoscimento e sull’equipollenza sono reperibili presso l’Ateneo che offre il titolo di interesse.

Per informazioni più complete ed esaustive relative al riconoscimento di titoli di studio conseguiti all’estero: www.cimea.it