La raccolta libraria della Biblioteca dell’Università per Stranieri di Perugia ebbe inizio con il sorgere dell’Università stessa nel 1926, trovando un’adeguata sistemazione nel 1927 nel Palazzo Gallenga, costruito tra gli anni 1740 e 1758 sul nucleo delle case del marchese Girolamo Antinori.
A un primo nucleo di volumi che servissero alle esigenze didattiche e di studio dei corsi di lingua e di alta cultura, si aggiunsero le donazioni provenienti da privati, da case editrici e da istituzioni, come per esempio il Ministero degli esteri e l’Ambasciata germanica di Roma.
Tra i lasciti più importanti è da mettere in rilievo il cospicuo e pregiato fondo donato con atto notarile del 1931 dal sen. Conte Romeo Adriano Gallenga, formato dalla raccolta della nobile famiglia e che prese il nome “Fondo Gallenga Stuart Schunk”. Il fondo, che ebbe inizio con le opere appartenenti al bisavolo del donatore, Martino Schunk di Manchester, si arricchì di quelle possedute dalla sua coltissima madre Mary Montgomery Stuart, dallo zio Roberto Stuart e dall’avo materno Giacomo Stuart, senza dimenticare le opere provenienti dalla collezione del ramo paterno. La raccolta fu acquisita dall’Università alla morte di Romeo Adriano nel 1938. Nel 1939 la biblioteca contava già 15.000 volumi a cui si sommano quelli del Fondo Gallenga e di altri fondi librari, tra cui è doveroso annoverare quello del musicologo Riccardo Schnabl-Rossi, con circa 800 volumi, e la raccolta donata dal professore Umberto Pittola di circa 2.500 opere.
Gli eventi della Seconda guerra mondiale si intersecano con la storia della Biblioteca la quale fu occupata dalle forze armate naziste fino al giugno del ’44 e, immediatamente dopo, dall’Army School of Education del Comando delle Forze Alleate fino l’anno 1946. Fu Aldo Capitini a traghettare l’Ateneo nel dopoguerra e ad affidare la cura della raccolta libraria a Giovanni Cecchini. Sarà quest’ultimo che in una relazione del 1950 lamenta la scarsità di fondi per l’arricchimento delle raccolte della Biblioteca che allora contava circa 25.600 volumi e occupava cinque sale di diversa ampiezza del Palazzo Gallenga. Negli anni successivi la Biblioteca della Stranieri accolse enciclopedie, vocabolari e dizionari, volumi di consultazione, letteratura e storia locale, preziosi volumi dedicati all’arte umbra, opere di carattere generale storico-artistico-letterario, soprattutto letteratura moderna e la fiorente letteratura italiana che affiancherà le immancabili opere dei classici greci e latini. Tuttavia sarà negli anni ’90 con l’avviamento dei corsi di diploma universitario, prima, e i corsi di laurea dopo che si assisterà a un’apertura degli acquisti verso le esigenze didattiche, di ricerca e di studio dei nuovi indirizzi didattici.
A partire della metà della decade del ’90, con la creazione delle biblioteche dipartimentali, la cosiddetta “Biblioteca della Stranieri” muterà il nome in Biblioteca Centrale, ma certamente non muterà il suo spirito di struttura di servizio alle attività dell’Ateneo.
Nell’anno 2008 i depositi, gli uffici e le sale di lettura trovarono una nuova dislocazione presso la Palazzina Valittutti nel parco Santa Margherita. Tuttavia per ragioni giuridiche e logistiche i fondi di cui si è accennato prima e le riviste chiuse sono rimaste custodite nel palazzo Gallenga. Nello stesso anno la Biblioteca ha ricevuto la donazione del fondo appartenente al compianto Alfonso Costanza, professore all’Università Cattolica Fu Jen di Taiwan, formato prevalentemente di libri in lingua cinese, ma anche giapponese, russa, turca, araba e persiana, per un totale di circa 1.194 volumi in corso di inventariazione e catalogazione.
La Biblioteca attualmente riunisce il patrimonio librario delle biblioteche dei due Dipartimenti preesistenti e del Centro per l’Orientamento Bibliografico e la Documentazione, diventando una struttura unica con l’obiettivo di rendere un servizio adeguato alle esigenze dei propri utenti.
Gustavo R. Rella Biblioteca Centrale dell’Università per Stranieri di Perugia