Corso di Dottorato in Scienza del libro e della scrittura

Progetti

XXVIII Ciclo

Matteo Baraldo
Il kitab etiopico come passione. Studio semiotico del manoscritto pergamenaceo di guarigione spirituale

Oggetto del progetto di ricerca è un particolare tipo di manoscritto pergamenaceo usato come amuleto, denominato in etiopico kitab e a cui comunemente in letteratura ci si riferisce come “rotolo magico-protettivo” o “di guarigione spirituale”. La presente ricerca si propone dunque di contestualizzarlo all'interno della tradizione scrittoria etiopica e di analizzarne il complesso rapporto tra scrittura e immagine. Il progetto tenderà a collocare lo studio del rotolo magico protettivo nel più ampio quadro teorico della semiotica delle passioni, considerandolo un testo che coinvolge una proiezione timica e contribuisce all'organizzazione dell'universo emotivo di una delle più antiche culture africane. L'incursione nel contesto tramite la ricerca sul campo in Etiopia, oltre ad ampliare l'orizzonte, potrà inoltre rivelarsi funzionale all'identificazione e alla conservazione di un patrimonio culturale in via d'estinzione, a seguito del crollo delle società tradizionali in Africa. Ciò permetterà di cogliere l'opportunità unica di studiare gli aspetti salienti del rotolo magico-protettivo prima che esso diventi soltanto patrimonio manoscritto all'interno di fondi bibliotecari.

Luca Guerra
Le prestazioni biopolitiche della scrittura

Da diversi decenni ormai la scrittura ha perso la trasparenza che si usa assegnare agli strumenti. Non solo essa ha abbandonato la tradizionale soggezione al linguaggio e alla fonia, ma si è mostrata capace di una specifica produttività nel dominio della conoscenza e nell’ordine del potere. Raramente però si è riusciti a coglierla al loro incrocio, nel luogo del “sapere-potere”, come usava dire Michael Foucault. Spazio di esercizio nel quale neppure lo stesso autore francese è riuscito però a scorgerla, forse perché, allora, ancora dimorante nel non-pensabile della trasparenza, frammento dell’ “episteme” che si offre solo allo sguardo degli archeologi. Sarà a partire dalla nozione foucaultiana di “dispositivo”, ma in direzione di una sua forte dilatazione, secondo quanto propone Agamben, che cercheremo di rintracciare il ventaglio delle positività oggettive e soggettive marcate dalla scrittura. L’indagine dovrà ripercorrere genealogicamente le avventure della scrittura, nelle sue multiformi varietà, scorgerne l’opera, in particolare laddove affiora sulla superficie dei corpi e attraversa ambiguamente, da parte a parte, la libertà del loro movimento.

XXVII Ciclo

Chiara Martini
Translating Southern Grotesque: l’opera di Flannery O’Connor in Italia

Il progetto di ricerca intende ricostruire e analizzare il panorama delle traduzioni dell’opera della scrittrice Flannery O’Connor in Italia. Oggetto d’indagine saranno sia le traduzioni interlinguistiche, così come sono state definite nella celebre tassonomia di Roman Jakobson, che quelle intersemiotiche, in particolare gli adattamenti cinematografici dei romanzi dell’autrice della Georgia. Gli strumenti dell’analisi linguistica e semiotica saranno utilizzati per verificare in che modo siano stati riflessi, mediati o manipolati gli aspetti culturali più salienti della produzione della O’Connor. Lo studio delle traduzioni sarà messo in relazione con fattori quali le politiche traduttive delle case editrici italiane e la ricezione critica dell’opera, nel tentativo di rintracciare alcune delle cause che ne hanno rallentato la diffusione nel nostro paese. In paragone con la fortuna italiana della O’Connor saranno prese in considerazione le traduzioni dell’opera di scrittrici affini per tematiche e area di provenienza (il Sud degli Stati Uniti d’America), tra cui Carson McCullers.

Francesca Chiappalone
Fenomenologia dell'addio. Epiloghi e conclusioni tra libro e film

Il progetto di ricerca intende indagare il finale di una storia, la sua importanza problematica, le sue relazioni con gli scopi narrativi, con i significati che autore, lettore e spettatore cercano nel racconto. L'analisi e la riflessione di alcuni adattamenti - che dal libro porteranno il racconto dentro il film e il serial tv – spiegheranno alcune teorie, gli spunti e i cambiamenti che avvengono nel meccanismo narrativo, grazie anche all'aiuto di discipline quali la semiotica del testo e della cultura.

XXVI Ciclo

Anna Pelliccia
Esplorare le esplorazioni. I viaggi editoriali del “Beagle” di Charles Darwin

La ricerca intende studiare i taccuini e le relazioni di viaggio degli scienziati del XVIII-XIX secolo, con particolare riferimento al naturalista inglese Charles Darwin. Attraverso l’analisi della “cultura dell’esplorazione”, si analizzano le relazioni tra questo studioso ed i maggiori scienziati dell’epoca. Particolare attenzione verrà posta nello studio dei rapporti tra scrittura e immagine nei notebooks, nei taccuini, nel diario di viaggio e nel Journal of Researches di Charles Darwin anche attraverso un approfondimento comparativo con altri scrittori di viaggio. Un posto di primo piano risulta essere la trattazione del problema traduttivo e linguistico degli scritti di Charles Darwin per esplorare la genesi e lo sviluppo di opere fondamentali nella storia della scienza e dell’editoria.

Andrea Tafini
Il libro a stampa e il suo percorso nella storia europea dall'età moderna all'età contemporanea. Studio di un oggetto materiale e di uno strumento intellettuale per un nuovo modello d'interpretazione

Riordinando e analizzando criticamente decenni di studi sul libro tipografico, sulla cultura della stampa e sull'impatto di questa nella storia, la ricerca si propone di utilizzare alcune tra le principali linee teoriche che si sono intersecate negli anni per analizzare la realtà contemporanea di transizione tra testo cartaceo e testo elettronico, tra editoria tradizionale ed editoria digitale; il fine è quello di creare un modello d'interpretazione dei cambiamenti in atto nella filiera del libro mettendo al centro delle nuove dinamiche editoriali e produttive l'ebook. 
Attraverso un'iniziale panoramica sullo stato attuale del dibattito storiografico, confrontato con i lavori del passato, questa ricerca vuole delineare un percorso in cui il libro, visto come oggetto materiale e intellettuale, è analizzato a partire dalla sua piena affermazione in età moderna fino a risalire all'età contemporanea più attuale, in cui le nuove tecnologie e le interazioni con il web stanno mutando profondamente le caratteristiche e l'idea stessa di libro.

 

XXV Ciclo

Enrico Bocciolesi
E-book: il futuro del libro. Applicazione e uso del testo elettronico in ambito didattico e formativo.

Il progetto muove dalle recenti “ri-mediazioni” del testo, da cartaceo a digitale, con l’intento di analizzarne le nuove possibilità e prospettive proposte dall’attuale contesto. L’evoluzione del dispositivo di lettura, mutato sia nell’aspetto, sia nelle strutture contenutistiche - caratterizzate dalla contemporanea multimedialità delle pagine -, pone di fronte a nuovi ambiti di indagine e riflessione scientifica. L’applicazione e uso di queste forme di testualità è condizionata dalle caratteristiche (in costante evoluzione) dei contenitori di testi digitali o device di lettura. L’obiettivo è quello di proporre un possibile approccio all’analisi evolutiva del testo, da materiale a virtuale, al significato emergente di e-book e etext a livello sociale, proponendo applicazioni pragmatiche in ambienti di formazione.

Chiara Gaiardoni
Per lettera e per figura: alcuni percorsi nella modernità tra sacro e secolarizzato

Il lavoro si interessa ai possibili punti d’incontro tra letteratura e belle arti in un preciso segmento storico-culturale: tra fine Settecento e inizio dell’Ottocento italiano. L’indagine si rivolge ad alcune figure prime della nostra tradizione letteraria attive in quei decenni - Leopardi, ma anche Foscolo, e Monti -, e ai loro legami col figurativo, articolandosi in tre differenti percorsi di ricerca accomunati dall’attenzione per la dialettica sacro/secolarizzato, oltre che dallo studio intertestuale e trasversale di una cernita di opere letterarie e iconografiche. L’attenzione è rivolta anzitutto al motivo della “parata di Grandi” e alle figure definite “di condensazione”, cui guardano poeti, letterati ma anche pittori e scultori.

Davide Walter Pairone
Il catalogo d'arte: storia, caratteri e funzioni di un dispositivo intertestuale

Il progetto di ricerca si prefigge il compito di analizzare la complessa rete di relazioni che sussiste fra documentazione visiva delle opere, schedatura e valutazione, un campo di analisi che si ritiene fecondo e solo in parte esplorato in ambito internazionale e soprattutto nazionale. Il catalogo d'arte, che dalla sua forma basilare di lista o enumerazione si sviluppa come articolato oggetto di senso, assume diverse funzioni fondamentali nel sistema dell'arte. I cataloghi sono particolari vettori di senso, fenomeni semiotici analizzabili in prospettiva sincronica e diacronica per valutare le articolazioni interne, i contesti, gli sviluppi e i ruoli scientifici ed istituzionali che vanno ad occupare. In questa prospettiva appare di particolare importanza la focalizzazione sull'interazione fra immagini di documentazione (inizialmente disegni ed incisioni fino all'attuale dominio della riproduzione fotografica) e i differenti tipi di scrittura d'arte presenti nei cataloghi. Più in generale nel catalogo si concretizza un preciso atteggiamento epistemologico, a nostro parere decisivo nella cultura occidentale moderna e nella definizione del concetto stesso di arte.

Cecilia Ricci
Una lettura ben fatta. Traduzione e Semantica in George Steiner.

Il progetto intende mostrare che le complesse articolazioni del pensiero di George Steiner, dalla teoria della traduzione, alla difesa della molteplicità delle lingue fino all’elaborazione di un corretto modello d’interpretazione testuale, hanno come fondamento il postulato di esistenza del significato. La riflessione di Steiner rappresenta lo spunto iniziale per illuminare il dibattito circa la crisi del senso extralinguistico, inaugurata dalle moderne correnti di pensiero di stampo poststrutturalista e decostruzionista. Il tramonto dell’orizzonte del senso ha progressivamente infranto la corrispondenza tra linguaggio e mondo mettendo a repentaglio la possibilità di una corretta comunicazione.

 

XXIV Ciclo

Mehrnaz Montaseri
Ambiti, origini e storia della scrittura persiana. I tappeti come forme testuali.

Con questo progetto si intende indagare sulle origini della scrittura in Persia e quindi sulle origini delle più antiche forme finora conosciute, ripercorrendo le tappe fondamentali di questo percorso evolutivo. Uno dei più importanti supporti utilizzati per veicolare messaggi è stato ed è il tappeto. I tappeti rappresentano una forma di espressione e di comunicazione attraverso messaggi visivi. Il linguaggio di tappeti viene analizzato ricavandone i significati e i messaggi che trasmettono.

Zohreh Montaseri
Aldo Palazzeschi tra parola e immagine. Bestie del ᾽900: studio critico e semiotico di un'opera irriverente

Il progetto di ricerca intende analizzare il rapporto parola – immagine per quanto concerne lo studio delle novelle raccolte nel volume Bestie del ‘900, scritto da Aldo Palazzeschi e successivamente illustrato dal pittore senese Mino Maccari. Si propone un’analisi semiotica di Bestie del ‘900, nella sua versione pittorica e in quella letteraria, per comprendere le peculiarità di ciascuna versione di quest’opera che ha segnato la letteratura italiana e che ha chiesto al fruitore un doppio impegno, quello della fruizione squisitamente letterale del testo e quello della fruizione per immagini. Analizzeremo le due tipologie di fruizione, tenendo in considerazione la teoria della semiotica del testo e quella della semiotica della pittura.

Elena Ranfa
Il lettore ibrido. Teorie e pratiche nei momenti di transizione. Passaggi dal libro manoscritto al libro elettronico

Il progetto di ricerca intrapreso intende analizzare la figura del “lettore ibrido”, ovvero di quel lettore che si trova a vivere importanti momenti di transizione, di passaggio, nei quali pratiche e strumenti che sembravano consolidati e forse immutabili, subiscono trasformazioni profonde, vere e proprie “rivoluzioni” che condizionano, in maniera più o meno consapevole, la vita del lettore. Si tenterà di ricostruire una storia della lettura partendo dalla storia di quello che può essere considerato il medium principe di tale pratica, ovvero il libro, in tutte le sue forme e tipologie, ponendo l’accento su quei momenti di transizione fondamentali che più hanno condizionato il fruitore di tale strumento. Saranno presi in esame inoltre i luoghi del leggere, in particolare le biblioteche, dimostrando come questi abbiano avuto un ruolo non secondario nel delineare gli esiti di questi passaggi.

 

XXIII Ciclo

Liana Botti
Il libro popolare e i suoi lettori. Forme, testi, contesti e letture del libro popolare in Italia dall’avvento della stampa al primo Novecento

Oggetto della ricerca è il libro popolare a stampa, fulcro dei processi produttivi e ricettivi della comunicazione culturale. Accanto alle forme che hanno caratterizzato il libro popolare a stampa, si studiano le pratiche di lettura popolari e il contesto comunicativo in cui si iscrivono. Si procede quindi all’analisi di alcune delle principali collane di libri “popolari” nell’Italia dell’Ottocento, delle strategie di costruzione del paratesto e dei meccanismi che permettono l’organizzazione delle forme sul piano dell’espressione e del contenuto, considerandole in relazione al contesto popolare di fruizione. Si cerca infine di evidenziare in che modo le forme abbiano influito sulla diffusione delle opere e condizionato la loro comprensione.  

Angela Robbe
I confini del testo. Percorsi letterari del testo giornalistico. Il Messaggero e i suoi scrittori

Il progetto di ricerca è incentrato sull'indagine della relazione tra letteratura e giornalismo analizzata sul Messaggero, uno dei quotidiani nazionali, nel decennio che va dal 1945 al 1955 e ricostruita attraverso i contributi degli scrittori-giornalisti individuati che hanno collaborato al giornale, per capire cosa scrivono e dove scrivono, quali sono cioè i “luoghi” del giornale, deputati ad accogliere la letteratura e di che letteratura (forme letterarie) si tratta. Gli strumenti di analisi con cui, in modo trasversale, viene affrontato l’argomento sono quelli della storia, della critica letteraria e della semiotica.

 

XXII Ciclo

Giovanni Alessi
Il romanzo illustrato della seconda metà del Novecento

Il lavoro approfondisce lo studio del romanzo illustrato quale esempio del legame narrativo tra scrittura e immagine, offrendone una panoramica descrittiva e una ricostruzione storica relativa alla produzione letteraria italiana della prima metà del Novecento. Viene proposta un’indagine capace di coniugare la ricerca storico-filologica della letteratura, ad una valutazione interpretativa fondata su modelli autonomi di analisi tanto dell’immagine che della scrittura, focalizzando poi l’attenzione su un corpus di singole monografie rappresentative delle varie tipologie di romanzo illustrato. 

Toni Marino
Vendere la letteratura. La comunicazione verbo-visiva del paratesto femminile

Il lavoro espone i risultati di una ricerca sul codice verbo-visivo condotta sui peritesti editoriali italiani della produzione narrativa femminile. Attraverso la discussione di specifiche categorie di analisi, si cerca di delineare un quadro coerente di investigazione del funzionamento dei codici visivi e verbali in testi sincretici, fornendo informazioni su quelli che sembrano essere gli standard associativi, e integrando la prassi di investigazione qualitativa ad un modello di computazione statistica in grado di calcolare gli effetti di scala del senso su campioni testuali estesi.