Missione e valori dell'Università per Stranieri di Perugia

Studentessa straniera davanti alla bandiera col marchio dell'Ateneo

La Missione dell’Università per Stranieri di Perugia è enunciata nell’art. 1, comma 1 dello Statuto dell’Ateneo che stabilisce che

essa promuove e organizza lo svolgimento di attività di formazione e ricerca scientifica finalizzate alla conoscenza e alla diffusione della lingua, della cultura e della civiltà italiane, al dialogo interculturale, alla comunicazione e alla cooperazione internazionale, in raccordo con il territorio e le istituzioni di esso rappresentative e con le istituzioni nazionali e internazionali che perseguono scopi affini”

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Le ragioni della fondazione dell’Università per Stranieri di Perugia nel 1925, la successiva evoluzione della sua configurazione negli anni ’90 con l’equiparazione alle università statali (Legge 204 del 1992), rappresentano passaggi fondamentali per delinearne la funzione e il posizionamento nel quadro universitario italiano.

L’Ateneo nasce con la missione di promuovere la cultura italiana. Nel 1921 vengono avviati i primi due corsi estivi di Alta Cultura per italiani e stranieri su francescanesimo e etruscologia, ambiti fortemente legati al territorio e alla sua storia. Solo successivamente verranno avviati corsi di lingua italiana. Da qui si delinea la compresenza nella funzione dell’Ateneo da un lato della dimensione internazionale di promozione del patrimonio culturale italiano in tutte le sue espressioni e dall’altro della dimensione locale caratterizzata dal forte radicamento sul territorio che l’Università per Stranieri di Perugia ha contribuito a promuovere e a internazionalizzare.

I corsi universitari, i corsi post laurea, nel loro assetto attuale e nella loro articolazione interna, rispondono ancora oggi alla dimensione originaria di promozione, diffusione e insegnamento della lingua, della cultura e della realtà italiana in tutte le sue espressioni, ampliando il nucleo originario a settori affini quali la comunicazione, le relazioni internazionali e la cooperazione allo sviluppo, la traduzione e l’interpretariato, il cibo e l’ospitalità. Tale offerta formativa va analizzata nel suo complesso, verificandone sostenibilità, attualità e attrattività oltre che rispondenza alla funzione e alle competenze interne del nostro Ateneo, facendo, laddove se ne ravvisi la necessità, scelte coraggiose, coerenti ed incisive.