
«Questa è la soglia odisseica del mondo»: il translinguismo nella letteratura ungherese di migrazione
Indagando la svolta translinguistica di Edith Bruck e Giorgio Pressburger, il progetto si inserisce in un più ampio fenomeno di migrazione intellettuale che coinvolse autori ungheresi costretti all’esilio e per i quali l’Italia rappresentò non solo un rifugio, ma anche uno spazio linguistico e culturale in cui ridefinire la propria identità di scrittore. Il confronto con altri autori ungheresi dell’esilio – Sándor Márai, Ágota Kristóf – evidenzierà l’unicità della lingua italiana e del translinguismo come strumento per riallacciare i legami con la propria “Pannonia interiore”. Si vuole dimostrare come l’adozione dell’italiano in qualità di lingua letteraria in Edith Bruck e Giorgio Pressburger sia stato il punto di arrivo di un’evoluzione artistica e culturale capace di superare una “scrittura dei limiti” tipica dell’esilio.
Letterature comparate; letteratura italiana contemporanea; letteratura ungherese; teoria della letteratura.
Dal Bello, N. (2023). Viktor Garády, ungherese di Fiume, in «Rivista di studi ungheresi», 22, pp. 31-48. ISSN: 1125-520X | e-ISSN: 2035-7133 | DOI: https://doi.org/10.13133/2035-7133/2908
Dal Bello, N. (2021). Epepe e la tradizione del romanzo ungherese, in «Rivista di studi ungheresi», 20, pp. 165-179. ISSN 1125-520X