Progetti (XXIX ciclo)

Corso di dottorato in Scienze letterarie, Librarie, Linguistiche e della Comunicazione internazionale

Martina Pazzi
La trattatistica di scrittura del Cinquecento: per una riflessione meta-scrittoria dagli alfabeti figurativi e visuali dei manuali rinascimentali al calligrafismo nelle font digitali

La ricerca si pone come obiettivo primario l’analisi sistematica, insieme bibliologica, paleografica e semiotica, dei trattati cinquecenteschi sull’insegnamento dell’ars scribendi, dalla nascita del genere, more geometrico, agli album calligrafici finalizzati all’esecuzione delle lettere ‘per pratica’, sulla scorta della canonizzazione del corsivo italico operata dal vicentino Ludovico degli Arrighi nelle prime decadi del ’500 (La Operina da imparare di scrivere littera cancellarescha, 15221a ca. e Il Modo de temperare le penne, 15231a ca). Muovendo da una ricognizione degli studi bibliologici e paleografici, il progetto si propone di indagare questo filone della letteratura di paratesto sub specie semioticae, focalizzandosi sul rapporto tra scrittura eseguita con fine d’arte e immagine, oggettivato in un repertorio di alfabeti visuali, modelli di ductus e ‘scrizione’, corredo di rebus, sonetti figurati e costruzioni architettoniche del segno alfabetico. Lo studio dell’apparato paratestuale, in cui convogliare una catalogazione dei frontespizi dei trattati rinascimentali e manieristici, previo censimento di un corpus italiano e ispanico, e dei rimandi intertestuali con l’iconografia coeva – parallelismo tra motivi calligrafici e ‘raffaellesche’ – si rende funzionale a identificare ‘l’orizzonte d’attesa’ del lettore grafico, allargando il raggio della ricezione delle ‘bellissime lettere’ esemplificate in questa campionatura di operette ai moderni laboratori di calligrafia e all’editoria e al design contemporanei e riflettendo criticamente sull’influsso esercitato dal calligrafismo sulla progettazione dei tipi a stampa, secondo una spirale di influssi che dal piano della scrittura a mano si riverbera, in termini di ‘rimediazione’ e ‘ipermediatezza’, sulle font digitali emulative di quei disegni.

Sandro Natalini
I percorsi del libro illustrato, fra storia, semiotica e iconologia

L'oggetto della ricerca riguarda l'illustrazione editoriale intesa nella sua più ampia accezione, quale linguaggio complesso e declinabile in molte varianti: autonomo, individuale, autoriale, didascalico o narrativo, ma con la caratteristica precipua che prima di tutto è finalizzato ad un progetto e fa parte di un sistema più complesso di comunicazione. Lo studio, nello specifico, attraverso un'analisi storica, semiotica e iconologica sarà incentrato sul picturebook, con le sue specifiche modalità narrative e il suo linguaggio stilistico in continua evoluzione. La caratterizzante interdipendenza della sua duplice natura di canale testuale narrante e iconografico, attraverso l'analisi degli elementi strutturali presenti nell'albo illustrato permetterà una riflessione critica sulla produzione di questo genere letterario.