La scrittura e lo spazio: necessità e difficoltà di un umanesimo ambientale

Lectio magistralis di Giulio Ferroni

Lectio magistralis di Giulio Ferroni

Venerdì, 15 luglio 2022 - da 11:00 a 17:00
Aula Magna di palazzo Gallenga

Secondo incontro del corso di alta cultura "Antiquam exquite matrem. La tradizione culturale italiana e l’altro fra passato e presente"

Per informazioni sulle modalità di iscrizione visitare la pagina del corso

 

Nel passaggio dal XX al XXI secolo, nell’accelerarsi di mutazioni culturali, sociali, economiche e politiche, sotto la spinta della rivoluzione digitale, si è imposta sempre più la necessità di considerare il quadro ambientale e l’urgenza di intervenire su di esso: di fronte ai pericoli che minacciano la vita del pianeta, entro un orizzonte che si definisce con il termine di antropocene.

Per tutte la letteratura, per la scienza e per tutte le forme culturali diventa sempre più determinante una prospettiva ecologica, nuove concezioni del rapporto tra spazio e tempo, della loro consistenza e del loro intreccio, della qualità e del destino del nostro essere nel mondo.


Giulio Ferroni

Giulio Ferroni (Roma 1943) dal 1975 al 1982 ha insegnato all’Università della Calabria, quindi fino al 2013 alla Sapienza di Roma, di cui è professore emerito.

Ha raccolto l’esperienza dello studio delle più diverse zone della letteratura italiana in un’ampia Storia della letteratura italiana (Einaudi Scuola, 1991, Mondadori Università, 2012). I suoi studi sul Cinquecento italiano sono in parte raccolti nei volumi Mutazione e riscontro nel teatro di Machiavelli (Bulzoni,1972), Le voci dell’istrione. Pietro Aretino e la dissoluzione del teatro (Liguori 1977), Il testo e la scena (Bulzoni, 1980), Machiavelli o dell’incertezza (Donzelli, 2003), Ariosto (Salerno, 2008).

Una sintesi della sua prospettiva insieme “teorica” e militante è data da Dopo la fine. Sulla condizione postuma della letteratura (Einaudi, 1996, Donzelli, 2010) e da I confini della critica (Guida, 2005); vari saggi sulla letteratura contemporanea sono compresi nel volume Passioni del Novecento (Donzelli, 1999). Sui problemi della scuola La scuola sospesa. Istruzione, cultura e illusioni della riforma (Einaudi 1997) e La scuola impossibile (Salerno, 2015). Tra le sue più recenti pubblicazioni: Prima lezione di letteratura italiana (Laterza, 2009), La passion predominante. Perché la letteratura (Liguori, 2009), Scritture a perdere (Laterza, 2010), Gli ultimi poeti. Giovani Giudici e Andrea Zanzotto, il Saggiatore (2013), La fedeltà della ragione (Liguori, 2014), La solitudine del critico (Salerno, 2019), L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della “Commedia” (La nave di Teseo, 2019), Una scuola per il futuro (La nave di Teseo, 2021).

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