Conferenza di Michele Dantini
Introduce
Valerio De Cesaris, Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia
La guerra russo-ucraina sconvolge in tutti noi consuetudini e equilibri, e costituisce motivo di sgomento e orrore. Distacca innaturalmente le due metà dell’Europa, l’occidentale e l’orientale. Tuttavia, se nell’immediato occorre contrastare la crudeltà e porre fine al conflitto, nel medio e lungo periodo si impongono differenti priorità, di pace e non di guerra, e a queste possono contribuire tutte le persone di cultura. Si tratta cioè di costruire un’Europa che sia in grado di riconoscere anche la tradizione culturale russa come sua parte costitutiva.
La conferenza del Prof. Michele Dantini verte attorno alla tradizione dell’icona, considerata non solo nella sua storia, ma nella sua attuale fortuna. Portata da Bisanzio a Kiev alle origini della Russia, attorno al x secolo, intimamente connessa al dibattito teologico e agli usi liturgici, l’icona si diffonde poi e fiorisce in tutta l’attuale Russia occidentale e conosce una mirabile epoca di fioritura tra xiv e xv sec., soprattutto in centri, “scuole” e monasteri attorno a Mosca.
In seguito l’affermazione di modelli naturalistici occidentali modificano tecniche e stili dell’icona: tuttavia essa resta il tratto più distintivo della tradizione figurativa ortodossa. È “riscoperta” nella sua forma più antica a cavallo tra Otto e Novecento, e oggi conosce una nuova attualità. L’icona ci aiuta a considerare le immagini dipinte in termini di “aura”: costituisce un patrimonio culturale comune non solo a Russia e Ucraina, ma a tutta l’umanità che si riconosce negli insegnamenti di silenzio, meditazione e pace.
Saranno adottate le misure di sicurezza anti Covid-19
Per partecipare in presenza è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo rettore@unistrapg.it
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