I finanziamenti connessi al premio ammontano a 507 milioni di euro e saranno distribuiti tra coloro che si sono particolarmente distinti nello sviluppo di nuove conoscenze in vari ambiti del sapere, dalla fisica alle scienze della vita, dall’ingegneria al settore delle Humanities.
Nella Call 2020 è risultato vincitore gruppo di ricerca internazionale coordinato da Carlo Tedeschi, paleografo dell’Università “D’Annunzio” di Chieti Pescara, di cui fa parte Francesca Malagnini, studiosa di linguistica italiana ed esperta di scritture parietali ed epigrafiche presso l’Università per Stranieri di Perugia, dove ricopre anche l’incarico di delegata rettorale alla ricerca scientifica.
Il progetto - dal titolo “Graff-IT: Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th Century” - prende in considerazione una fonte storica finora trascurata: i graffiti, testimonianze occasionali e svincolate dall’ufficialità, che consentono di conoscere i livelli di alfabetizzazione dei non professionisti della scrittura e quindi di accedere a livelli linguistici prossimi a quelli dell’oralità, non emergenti dalle fonti tradizionali.
Il progetto ambisce a innovare il metodo dell’indagine storica attraverso un approccio integrato e multidisciplinare che muove dalla multiforme complessità dei graffiti stessi (scrittura, immagine, linguaggio, materialità). Grazie ad esso verrà creato il primo repertorio italiano dei graffiti medievali e della prima età moderna.