Scheda insegnamento

Laurea: RELAZIONI INTERNAZIONALI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Insegnamento: GESTIONE E COMUNICAZIONE DEI RISCHI NATURALI
Anno di corso: II
Semestre: I
Docente: Chiara Biscarini
SSD: ICAR/02
CFU: 6
Carico di lavoro globale: 150 ore
Ripartizione del carico di lavoro: 40 ore di lezione e 110 ore di studio individuale
 Pagina LOL con materiale didattico digitale dell'insegnamento.

Prerequisiti

Al fine di comprendere e saper applicare le conoscenze e le tecniche apprese durante l'insegnamento è auspicabile essere in possesso di abilità informatica di base. Lo studente deve avere una buona conoscenza del pacchetto Office, una buona capacità di navigazione in internet e basi di analisi dati e presentazioni multimediali. E’ propedeuticità consigliata il laboratorio di sistemi informativi geografici. Per coloro i quali debbano recuperare lacune pregresse, il docente ha messo disposizione nella piattaforma didattica LoL materiale di supporto bibliografico ed interattivo (video lezioni, esercitazioni etc.)

Si richiede la comprensione della lingua italiana orale e scritta al livello B2 del QCER. Se necessario, e in particolare se segnalato nei colloqui in ingresso, gli studenti devono avvalersi del servizio di tutorato linguistico alla pari offerto dall’Ateneo.

Obiettivi formativi - Risultati di apprendimento attesi

Il corso è indirizzato alla formazione di studenti nella conoscenza dei principali aspetti multidisciplinari dei rischi naturali. Gli obiettivi della formazione sono legati alla necessità di incoraggiare una flessibilità mentale e una cultura tecnica, umanistica, scientifica e manageriale tramite cui il discente sarà in grado di riconoscere e affrontare le esigenze della prevenzione, mitigazione, gestione e pianificazione delle situazioni di rischio naturale.

Il piano didattico è studiato per il trasferimento agli allievi delle conoscenze teoriche necessarie per inquadrare i principali fenomeni naturali (e ciò che caratterizza i processi naturali), nonché i principali fattori di rischio con componente antropica; la formazione all'uso dell’ultima generazione di strumenti informatici di analisi e pianificazione, sarà indispensabile per la individuazione delle buone pratiche e degli interventi non strutturali necessari per la mitigazione del rischio e per la convivenza delle popolazioni in condizioni di rischio potenziale.

Particolare attenzione verrà data alle questioni organizzative e gestionali delle attività operative di protezione civile legate ai sistemi di controllo del territorio e di divulgazione delle informazioni. La fase di comunicazione e gestione è analizzata nel dettaglio tramite case studies di epoca storica ed attuali.

La conoscenza dello studente sarà focalizzata su tematiche che riguardano la comunità internazionale che si occupa del tema del già da molti anni, cercando di coordinare una risposta globale, coinvolgendo i governi locali, nazionale, organizzazioni intergovernative e accademia nella riduzione dei rischi. La nascita della Disaster Risk Reduction (DRR) come insieme di politiche e pratiche di riduzione del rischio attuate attraverso l’analisi e la riduzione sistematica delle cause dei disastri, sarà studiato con approccio integrato e multidisciplinare.

Il corso è suddiviso in moduli i cui contenuti sono riportati nella sezione successiva.

Contenuto del corso

Lezioni teoriche

Aspetti fisici e fenomenologici dei rischi naturali

  • Definizione delle cause-effetto dei principali eventi naturali calamitosi: piene, alluvioni, terremoti, frane e tsunami.
  • Richiami dei concetti di base di scienze della terra, tettonica a placche sismologia, idraulica, idrologia e scienze ambientali finalizzati ad una comprensione in chiave critica alla gestione di stati di emergenza e resilienza. Fondamenti di teoria di analisi del rischio
  • Terminologia e concetti fondamentali dell’analisi di rischio naturali: il danno, la vulnerabilità e la pericolosità. Frequenza di accadimento e tempo di ritorno di un evento.
  • Richiami di analisi di frequenza e statistica.
  • Introduzione ai rischi naturali e loro caratterizzazione con particolare attenzione al rischio idraulico, idrogeologico e sismico.
  • Rischio idraulico: normativa di riferimento, piani di bacino, definizioni elementari. Schema logistico e strutturale delle autorità preposte allo studio e gestione dei rischi naturali.
  • Previsione e Mitigazione del Rischio
  • Strategie di mitigazione del rischio.
  • Il ruolo della mitigazione del rischio nella pianificazione territoriale e coinvolgimento sociale.
  • La microzonizzazione del rischio territoriale.
  • La prevenzione dagli effetti delle catastrofi nel settore dei beni artistici, architettonici e archeologici.
  • Misure strutturali e non strutturali finalizzate alla mitigazione del rischio. Esempi di misure ingegneristiche strutturali per la difesa idraulica. Esempi di misure non strutturali di protezione come sistemi di previsione e preannuncio, piani di evacuazione e di emergenza.
  • La resilienza come mitigazione non strutturale, tecniche di citizen partecipation.
  • Le tecniche di ricerca sociale nel campo dello studio dei disastri naturali.

Legislazione ed enti di riferimento

Analisi dei momenti cardine nella definizione delle politiche internazionali di DRR:

  • 1989 - Assemblea Generale delle Nazioni Unite lancia la International Decade for Natural Disaster Reduction (United Nations General Assembly 1987.
  • 1994 - United Nation General Assembly Yokohama Strategy and Plan of Act. ion for a Safer World: Guidelines for Natural Disaster Prevention, Preparedness and Mitigation;
  • 1999 - International Decade for Natural Disaster Reduction programme forum adozione del documento “A Safer World in the 21st Century: Disaster and Risk Reduction”;
  • International Strategy for Disaster Reduction (ISDR);
  • 2002 - United Nation Office of Disaster Risk Reduction (UNISDR) ed il relativo Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction (GAR);
  • 2005 - Hyogo Framework for Action (HFA);
  • 2015 - Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030
  • 2015 - Vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (goals) Attività di comunicazione ed informazione dei rischi naturali
  • Analisi della comunicazione settoriale negli ambiti scientifici e tecnici, trasferimento dell’informazione e formazione sul piano divulgativo.
  • Filiera comunicativa verticale tra di diversi target utente.
  • Discussione critica di casi di studio.
  • Analisi e valutazione critica del materiale prodotto in tema di comunicazione e divulgazione dei rischi naturali.
  • La figura del Disaster Manager.

Lezioni pratiche

Ricostruzione ed analisi critica di eventi attraverso le fonti, proposta di misure non strutturali

  • La raccolta dei dati rilevanti per la ricostruzione di catastrofi attuali e storiche.
  • Tipi di fonti: storica, tecnico-scientifica, giornalistica, orale.
  • Tecniche archivistiche di catalogazione delle fonti. Analisi GIS.
  • Case studies: epoca attuale e storica.
  • Analisi filiera comunicativa di fenomeni di rischio
  • Discussione critica, con dati reali di fenomeni realmente accaduti.
  • Revisione dei progetti svoti dagli studenti

Metodi didattici

Per studenti frequentanti

La metodologia didattica sarà largamente improntata a concreti aspetti realizzativi e prevedrà una forte integrazione fra teoria e pratica: a tal fine le lezioni si svolgeranno in un laboratorio informatico con PC dotati dei pacchetti software dedicati. Le lezioni frontali tratteranno gli argomenti descritti nella sezione precedente e si svolgeranno con l'ausilio di diapositive e materiali audiovisivi. Le elaborazioni pratiche, si svolgeranno in parte in aula informatica con la supervisione e l’ausilio del docente. Nel corso del semestre sono previste consegne da parte dello studente di elaborati (homeworks ed un Disater Summary) svolti con la supervisione e la revisione del docente. Nel corso della prima lezione sarà illustrato l’esatto calendario delle lezioni, delle esercitazioni, i contenuti del corso e le scadenze delle consegne.

Per studenti non frequentanti

Sono previsti due Seminari di approfondimento (della durata di due ore ciascuno) svolti dal docente secondo modalità e calendario che verranno comunicati sulla piattaforma LoL. Lo studente non frequentante potrà approfondire i contenuti del corso utilizzando materiali didattici di supporto (dispense, video lezioni, esercitazioni etc.) messi a disposizione disposizione sulla piattaforma LoL. Gli studenti che non potranno frequentare l’insegnamento dovranno preparare un elaborato originale relativo all’analisi critica di un evento di rischio naturale concordato con il docente che indicherà dove reperire il materiale.

Verranno utilizzate le piattaforme digitali LOL e Teams, che potranno venire adoperate anche per modalità di didattica a distanza secondo le indicazioni elaborate dai CdS.

Agli studenti che abbiano depositato in Segreteria certificazioni di disabilità o DSA si consiglia di contattare all’inizio del corso il/la docente, anche attraverso la Commissione per le differenze e l’inclusione (differenze-inclusione@unistrapg.it) per concordare misure compensative e/o dispensative di adattamento della didattica.

Metodi di accertamento

I risultati dell'apprendimento verranno valutati tenendo conto delle seguenti prove:

  • prove in itinere: durante il semestre saranno costantemente svolte delle esercitazioni pratiche, (homeworks) e verifiche dei contenuti teorici per valutare la conoscenza e la capacità di comprensione ed elaborazione dello studente in relazione ai vari argomenti trattati. Le linee guida per la redazione degli elaborati sono consultabili in LOL.

  • La realizzazione di un Disaster Summary. Nel Disaster Summary lo studente collezionerà informazioni a proposito di una selezione di eventi calamitosi che si sono verificati durante il periodo di svolgimento del corso (o anno accademico). La valutazione finale sarà basata in parte significativa sulla analisi critica svolta. Infatti, in base al materiale raccolto, alle informazione descritte ed alle indicazioni ricevute durate le lezioni, lo studente, immedesimandosi in un disaster manager, dovrà produrre un’analisi critica della gestione dell’evento, descrivendo ciò che, a suo parere, poteva essere fatto per prevenire o ridurre il danno economico e numero di vittime. Le linee guida, il layout ( word e ppt) per la redazione e presentazione degli elaborati sono consultabili in LoL. Gli studenti che non potranno frequentare l’insegnamento dovranno preparare un elaborato preventivamente concordato con il docente.

  • Il colloquio orale, oltre a comprendere una discussione dei suddetti elaborati, riguarderà la verifica della comprensione di tutti i contenuti teorici e applicativi sviluppati durante le lezioni. Il colloquio consisterà in una discussione anche finalizzata ad accertare il contributo dato da ciascuno studente alla stesura del Disaster Summary ed accerterà i livelli di conoscenza e capacità di elaborazione raggiunti dallo studente sui contenuti teorici e metodologici indicati nel programma. La prova valuterà anche le abilità comunicative dello studente nella presentazione del proprio elaborato.

Per gli studenti con DSA, la cui certificazione sia depositata presso la Segreteria Studenti, sono previste misure compensative e/o dispensative. Le richieste saranno valutate caso per caso allo scopo di adattare il programma e le modalità d’esame alle singole esigenze. A tal fine è necessario contattare il docente con congruo anticipo, anche mediante la Commissione per le differenze e l'inclusione (differenze-inclusione@unistrapg.it).

Testi di esame

  • Patrick L. Abbott (2010) Natural Disasters, 8/e, Mc Graw Hill
  • Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015 – 2030 Sarà messo a disposizione materiale didattico a cura del docente in LoL (slide delle lezioni, bibliografia, linee guida per lo svolgimento degli elaborati, contenuti multimediali ).

Testi di consultazione e approfondimento

  • Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Climate Change Adaptation. A Special Report of Working Groups I and II of the Intergovernmental Panel on Climate Change. Cambridge and New York: Cambridge University Press, 2012
  • Marotta, N., e O. Zirilli. Disastri e Catastrofi. Rischio, esposizione, vulnerabilità e resilienza. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, 2015
  • Sibilio, R. Analisi sociologica e rischi ambientali. Giappichelli, 2003

Altre informazioni

La frequenza alle lezioni frontali è altamente consigliata sia per un proficuo apprendimento dei contenuti del corso che per il raggiungimento con profitto degli obiettivi formativi.

Riferimenti docente:

Chiara Biscarini

tel: +390755746677

e-mail: chiara.biscarini@unistrapg.it

Antonio Agresta

e-mail: antonio.agresta@unistrapg.it