Amatriciana 24.08.16

Aiutiamo le popolazioni di Amatrice e delle zone colpite dal terremoto

Immagine dell'iniziativa di solidarietà Un futuro per AmatriceDopo il terremoto in Centro Italia, Slow Food avvia una campagna di solidarietà invitando i ristoratori di tutto il mondo a mobilitarsi per le popolazioni di Amatrice e delle zone colpite dal terremoto lo scorso 24 agosto. L’iniziativa, partita dall’idea del blogger Paolo Campana, propone di inserire la Pasta Amatriciana per un anno nella carta dei menu di tutti i ristoranti del mondo, per una donazione duratura di 2 euro per ogni piatto, che contribuisca alla ricostruzione del comune reatino distrutto dal sisma.

Questo piatto simbolo della storia gastronomica italiana affonda le sue radici proprio nella città di Amatrice, una delle più colpite dal terremoto. L'Amatriciana, dopo la pizza, sembra essere il piatto più conosciuto al mondo, e in un sondaggio del 2014 i turisti la mettevano al terzo posto, tra i buoni ricordi di una vacanza romana, dopo la Cappella Sistina e i Musei Vaticani.

“Futuro per Amatrice”- questo il nome del progetto - «vuole essere un’iniziativa nel tempo, - spiega Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food International - per il futuro e la ricostruzione di quel paese devastato. Vogliamo contribuire a evitare il rischio che lo slancio di generosità e l’attenzione calino dopo 15 giorni quando si attenua l’onda emotiva del momento. L’Amatriciana - continua Petrini - è un piatto umile simbolo di quella cultura contadina che si fonda sulla solidarietà. I fondi destinati ad Amatrice devono essere durevoli e la raccolta costante».

Il movimento di Carlo Petrini lancia l’hashtag #unfuturoperamatrice «Chiediamo ai ristoratori di tutto il mondo - si legge in una nota - di inserire in carta il piatto simbolo della città colpita e di tenerlo per almeno un anno. E ai clienti chiediamo di sceglierlo. Per ogni Amatriciana consumata verranno devoluti due euro, uno donato dal ristoratore, uno dal cliente. I fondi raccolti saranno versati direttamente al Comune di Amatrice».

Per i ristoratori che vogliono partecipare è attiva un’e-mail: unfuturoperamatrice@slowfood.it.
L’iban del Comune di Amatrice per il versamento è: IT 28 M 08327 73470 000000006000
Causale: Un futuro per Amatrice

Nei prossimi giorni l’elenco dei ristoratori sarà pubblicato su su slowfood.it