Le foto contenute in questa pagina sono state realizzate dagli studenti e dalle studentesse dell’Università per Stranieri di Perugia in occasione del concorso fotografico #EndGenderStereotypes con la finalità di produrre immagini dirette a smontare e decostruire gli stereotipi di genere.
Gli stereotipi culturali e di genere rappresentano un tema cruciale, sul quale il nostro Ateneo sta lavorando e continuerà a impegnarsi, considerandoli una delle barriere invisibili che devono essere infrante per provare a raggiungere una reale parità di genere.
I nostri studenti e studentesse hanno partecipato al concorso con grande passione e hanno prodotto molte immagini, 13 delle quali sono rappresentate qui sotto e sono bellissime.
"La parità di genere non è solo una questione delle donne che lottano per i loro diritti, ma di tutti noi che vogliamo vivere in un mondo più giusto e equo."
Come non essere d’accordo con Emma Watson?
Raggiungere la parità è possibile, ma è fondamentale che diventi un obiettivo comune di tutti gli esseri umani.
Autrice:
Federica Geremia
Poniti questa domanda:
“Il fatto che queste gambe siano di una donna ti infastidisce?”
Se hai provato fastidio potresti essere vittima del sistema patriarcale in cui siamo nati.
Il mondo dell’estetica è fortemente permeato dagli stereotipi di genere, negli ultimi anni stiamo assistendo ad alcuni abbattimenti di stereotipi, ma il lavoro da fare è ancora parecchio.
Autrice:
Isabella Zoa
Questa foto vuole rappresentare ciò che oggi giorno si chiacchiera maggiormente nella società: i maschi non possono truccarsi per non andare a sfregiare la loro virilità e rovinare l'immagine del maschio alpha.
Autrice:
Camilla D'Alterio
Allarga la prospettiva, esci dagli stereotipi.
Per anni si è tramandata l’idea che esistono lavori da uomo e lavori da donna, tanto che alcune professioni, soprattutto quelle tradizionalmente associate al genere maschile, hanno una sola declinazione.
Ma perché una donna non può essere un’idraulica?!
È arrivato il momento di mettere in discussione tutti i preconcetti con cui ci hanno educati, e per farlo è necessario cambiare punto di vista: solo allargando la prospettiva è possibile uscire dagli stereotipi.
Autrice:
Federica Geremia
Il contrasto visivo dato dai due tipi diversi di vestiario presenti nella foto invita a riflettere sulle aspettative culturali e sugli stereotipi che riguardano il modo in cui ci si veste in base al genere, sottolineando l'importanza della libertà individuale di esprimere sé stessi.
In un mondo che spesso si basa su norme stereotipate, questa foto celebra la diversità e la fluidità di stili e identità di genere, promuovendo un'apertura mentale nei confronti delle scelte personali di ognuno.
Autrice:
Giorgia Barsella
Dove la tecnologia incontra l'umanità: una visione AI oltre gli stereotipi. Immagine generata artificialmente.
In un contesto socioculturale che riconosce la presenza di stereotipi, si offre un'immagine che capovolge il topos del lavoro maschile, raffigurando una donna in un contesto che tipicamente non appartiene al suo genere.
Autore:
Nicolas Comuniello
“Boys do cry”
Un giovane con le lacrime sul viso sfida gli stereotipi di genere che impongono agli uomini di nascondere le proprie emozioni.
I toni scuri e l'atmosfera di intimità simboleggiano la pressione sociale che spinge gli uomini a mascherare i propri sentimenti. Tuttavia, la luce che rischiara il suo volto simboleggia la libertà di esprimere apertamente le proprie emozioni, sottolineando che tale libertà è non solo accettabile ma anche essenziale per tutti, senza distinzione di genere.
Autrice:
Chiara Nossan
Quante volte ci troviamo a tagliare le etichette fastidiose dei vestiti?
E perché non farlo anche con quelle che ci vengono cucite addosso?
Gli stereotipi sono come etichette che sorgono per semplificare e classificare. Esse però possono portare a giustificare disparità sociali e limitare l'autodeterminazione individuale.
L'obiettivo è ispirare le nuove generazioni a ribellarsi, a non permettere ad altri di etichettarli e a strappare via queste etichette come si farebbe con fastidiose etichette di abbigliamento.
Autrice:
Chiara Nossan
Alla base del concept che prende forma all’interno dello scatto, c’è la volontà di smantellare e scandagliare il complesso concetto di stereotipo di genere a partire dal nucleo della questione: il genere stesso. Considerando infatti il genere come l’etichetta originaria che ci viene attribuita ancora prima di nascere, gli stereotipi di genere diventano le celle dell’alveare sociale in cui veniamo incasellati, con un ruoli ben definiti e poco margine di libertà di capire ed imparare ad essere chi siamo. L’obiettivo della foto diventa, quindi, quello di restituire agli spettatori tale libertà rubata, svestendo l’anima di ogni categorizzazione non necessaria attraverso il ritratto di un amore trasparente, puro, candido verso se stessi e verso l’altro. Specchiarsi nel diverso, per riconoscersi come uguale, perché altro non siamo che persone, tutti senza distinzione.
Autrice:
Monica Lanzetta
La forza di una donna madre che cresce sua figlia con le sue uniche forze, la forza di colei che è pronta a tutto pur mantenendo la sua femminilità.
Autrice:
Eleonora Carloni
"Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse."
Traendo ispirazione dalle parole di Michela Murgia, lo scatto intende rappresentare tutte quelle donne che specchiandosi non riescono a ritrovare sé stesse: le loro immagini sono cancellate dalle parole che quotidianamente sono costrette ad ascoltare.
Autrice:
Sofia Deangelis
Troppo spesso confinate in ruoli limitanti, le donne subiscono una 'cancellazione' sistematica attraverso stereotipi che ne restringono le possibilità, negando loro la piena espressione di vite autentiche e appaganti.
È giunto il momento di contrastare vigorosamente tali stereotipi, mettendo in luce le rappresentazioni delle donne nei media e promuovendo un'evoluzione verso una società più inclusiva ed equa.
Autrice:
Chiara Nossan
Nella vita dell3 studenti fuori sede oggi, si ribaltano in modo naturale i ruoli di genere socialmente conosciuti e stereotipati.
Lo scenario non è costruito, ma cattura un momento autentico. Non si tratta di un'imitazione dell'uomo ritratto a sinistra dell'immagine, bensì di un'espressione genuina di interessi e hobby personali.
Nella mia quotidianità, non cerco di adottare il ruolo stereotipato di "uomo di casa", ma piuttosto punto alla collaborazione attiva, assieme ai miei fratelli, per il benessere dell'ambiente domestico senza l'imposizione di ruoli predefiniti.
È un invito alla riflessione sulla fluidità e la diversità delle identità di genere nella società contemporanea, dove la vera libertà consiste nel ridefinire le aspettative di genere e superare le limitazioni imposte dalle norme sociali obsolete.
Autrice:
Naomi Camardella