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CeRiMM - Centro di Ricerca Maria Montessori

palazzo Gallenga e Maria Montessori

Il Centro di ricerca dipartimentale “Maria Montessori” (CeRiMM) nasce con l’obiettivo di valorizzare e approfondire l’approccio pedagogico di Maria Montessori tramite attività di studio, ricerca, formazione e innovazione su temi legati all’innovazione didattica e l’inclusione. Il Centro si propone di sviluppare idee e progettualità connesse alla pedagogia montessoriana.

Il pensiero pedagogico di Maria Montessori affonda le sue radici in un territorio geograficamente ben definito, quello dell’Umbria, diffusamente frequentato dalla Dottoressa, che proprio qui, non solo incontrò le idee di importanti pensatori di pace, come San Francesco ad Assisi e Aldo Capitini a Perugia, ma scrisse, nel 1909, la sua opera più famosa “Il Metodo della Pedagogia Scientifica” a Città di Castello.

Nel 1950 fondò il Centro Studi Pedagogici (CSP) presso l’Università per Stranieri di Perugia.

Questa università grandiosa, per chi ama gli italiani, con quella gentilezza profonda dell'animo italiano, ha già chiamato gli stranieri tutti attorno per far sentire le bellezze dell'arte, che rappresenta lo spirito poderoso che ha pure creato la civilizzazione dell'Europa, d'Italia, per diffondere questo spirito italiano tutto attorno nel mondo. È una verità che porta verso la pace, a tutto insieme per me rappresenta qualcosa di grande e di inesprimibile. Vorrei degnamente ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto l'onore di chiamarmi, che mi hanno dato il privilegio di poter dare questa forma che mi rimane, direttamente al mio paese e direttamente questi bambini italiani dai quali ho raccolto tutto quello che ho. Io non avrei niente di quello che ho, se non l'avessi ricevuto in dono da quei bambini italiani, dei quali ho parlato dovunque, in tutte le parti del mondo: da quel gruppo di bambini che mi rivelarono per la prima volta, a Roma, che nell'uomo c'è qualcosa di non conosciuto, ma che è vero e che è grande e che tutti dobbiamo ricordare. È un fatto evidente, tutti lo capiscono, che il progresso rapido, avvenuto in questi ultimi cinquant'anni, nell'epoca della scienza e della macchina, ha trasformato profondamente i rapporti tra gli uomini: questo improvviso cambiamento ha portato un dislivello grande tra l'ambiente nuovo e l'uomo, rimasto qui, come dappertutto, senza una preparazione per adattarsi a queste nuove condizioni. Questo è noto a tutti. Un fatto è però da rivelare: l'educazione, che ha la missione di aiutare l'umanità a elevarsi, ha conservato fino ad oggi, qui e altrove, forme e sistemi antiquati, che non sono adeguati a migliorare l'uomo e a renderlo conscio dei grandi cambiamenti e delle crisi che attraversa la nostra civilizzazione, crisi della quale dovrebbero essere tutti preoccupati. Questo dislivello tra il progresso esterno e quello dell'uomo non è cosa lieve, perché anzi si considera una delle cause del conflitto sociale dei nostri tempi: perciò l'educazione non è solo un'importanza nell'ambito della scuola, ma da essa dipende la salvezza del mondo. L'UNESCO che riunisce tutti gli educatori del mondo è sorta in vista di questa considerazione, in un dobbiamo considerare questa istituzione non soltanto come uno strumento di progresso e di elevazione culturale: l'UNESCO contribuisce con la sua funzione alla pace del mondo e ha un’importanza del tutto paralleli, e altrettanto potente a quella della politica che si sforza di evitare i conflitti tra le nazioni. Ora tutto quanto si fa per migliorare la preparazione dell’uomo, per raggiungere l’unione tra tutte le nazioni, ha un'importanza che va molto aldilà del semplice interesse scolastico e culturale, e quindi ogni sforzo in questo senso diventa un servizio sociale. Portare l'attenzione sullo stato presente delle scuole come vorrei fare io in questo discorso e penetrare non solo nei problemi scolastici, ma nei problemi sociali più urgenti dei nostri giorni, problemi che chiamano tutti a collaborare. Le scuole sono rimaste pressoché immutate, come se fossero qualcosa del tutto estraneo ai destini della società [...].

Un centro, come questo che noi vogliamo formare, può essere frequentato da persone che hanno l’ideale nel mondo e nel bambino: che si vogliono preparare ad una missione che vogliono diventare propagandisti di questi ideali. In queste persone non può esservi che uno spirito missionario, è quello che noi speriamo di suscitare qui, nella luce delle tradizioni di grandiosità ed arte delle università del passato. [...]

Tutti coloro che corrono a questo Centro, il quale si propone di fare ricerche nel campo psicologico ed educativo, attraverso la diretta osservazione e le esperienze da noi realizzate, devono illuminarsi di questa luce di verità e di amore per gli uomini, perché quello che noi insegniamo, frutto del nostro lungo lavoro, non vada perduto e non si disperda il tesoro di insegnamenti che abbiamo raccolto dagli stessi bambini. Questa ricca massa di esperienze e di insegnamenti deve essere custodita come una eredità preziosa perché viva nella memoria e nel cuore di tutti gli italiani e degli stranieri. È questo lo scopo del programma che proponiamo di svolgere in questo ciclo di lezioni organizzate dal Centro di Studi pedagogici, al quale tutti quanti s’interessano di questi problemi sono liberamente ammesse, perché possano trovare luce di conoscenza e di verità da una grande maestra: l’anima del fanciullo.

Estratto dal discorso inaugurale del Centro Studi Pedagogici, tenuto da Maria Montessori presso l’Università per Stranieri di Perugia il 20 luglio 1950.


Finalità

L’Università per Stranieri di Perugia raccoglie oggi questa eredità attraverso la nascita, a quasi 60 anni dalla chiusura del Centro Studi Pedagogici, di un Centro di Ricerca dedicato alla figura di Maria Montessori. Un centro che, come Montessori stessa sostenne durante il discorso inaugurale tenuto il 20 luglio 1950 e oggi conservato presso l’archivio storico dell’Ateneo, ha l’obiettivo di fare ricerche in ambito educativo, attraverso l’osservazione sul campo e le esperienze condotte da insegnanti di tutto il mondo, affinché tutto ciò che è stato (e verrà) scoperto non si disperda.


Pubblicazioni


Formazione

Corso di perfezionamento “Maria Montessori: Pedagogy for Peace”

Corsi di formazione su committenza

L’Università per Stranieri di Perugia, in collaborazione con il CeRiMM organizza, su richiesta delle scuole di ogni ordine e grado, percorsi formativi che hanno l'obiettivo di fornire agli insegnanti competenze pratiche sull’uso delle nuove tecnologie come facilitatori nei processi di apprendimento, con particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Questi corsi consentono anche di approfondire, in maniera esperienziale, tecniche di armonizzazione tra ambienti didattici tradizionali e digitali, ispirate ai principi del pensiero montessoriano, volte alla creazione di un ambiente di apprendimento attivo e inclusivo.

  • “L'integrazione tra ambienti digitali e didattici: un approccio esperienziale ispirato al metodo Montessori”
    (10 ore da svolgere online o in presenza presso le scuole)
  • “Le nuove tecnologie per la facilitazione degli apprendimenti in contesti inclusivi”
    (10 ore da svolgere online o in presenza presso le scuole)

Visite guidate alla mostra Montessori

È possibile visitare gratuitamente, previa prenotazione, la mostra allestita nella sala del fondo bibliotecario Gallenga-Stuart, al II piano di Palazzo Gallenga.
L’esposizione raccoglie documenti e corrispondenze che testimoniano il legame tra Maria Montessori e l’Università per Stranieri di Perugia a partire dalla fine degli anni ’40.