Il gruppo di ricerca "Divers-ITA" si propone di esplorare metodologie didattiche per l’insegnamento inclusivo della lingua italiana, con un’attenzione particolare al plurilinguismo e alla diversità cognitiva degli studenti.
Cummins (2024) afferma che la didattica delle lingue sta attraversando la “cross- linguistic/translanguaging phase” e sottolinea come il contatto fra lingue e modalità possa costituire un’occasione produttiva sia linguisticamente che cognitivamente.
Il Companion Volume del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (Consiglio d’Europa, 2020) approfondisce il concetto di competenza plurilingue e interculturale, ponendosi in continuità con altri documenti europei, come il FREPA/CARAP, Quadro di riferimento per gli approcci plurali alle lingue e alle culture (Candelier, 2012).
La competenza plurilingue e interculturale implica da un lato la capacità di relazionarsi con l’alterità, con l’obiettivo di promuovere un’idea di cittadinanza globale democratica, e dall’altro quello di massimizzare le proprie risorse linguistiche, agendo entro un repertorio interconnesso, combinando le abilità linguistiche con le proprie competenze generali e diverse strategie cognitive. Inoltre, i nuovi descrittori del Companion Volume legati alla mediazione consentono di mettere in luce non solo la dimensione plurale nell’interdipendenza fra singoli locutori e collettività, ma anche il processo di creazione di significati nell’interazione tramite competenze cognitive più articolate (Piccardo, 2022).
Le linee di ricerca del gruppo riguardano, quindi, la didattica plurilingue la comunicazione multimodale (Kress, 2010), intesa come pluralità di espressione semiotica, e la diversità cognitiva, con un’attenzione alla neurodivergenza. Il contesto di ricerca principale è costituito dai corsi di lingua e cultura italiana dell’Università per Straniera e dalle diverse opportunità di contatto linguistico e interculturale entro la comunità educativa dell’Ateneo, ma anche nel contesto urbano di Perugia.