Grande attesa per il concerto di domani, Aspettando Umbria Jazz, di Mathis Picard in programma alle 21:00 in Aula Magna
Nell’ambito delle manifestazioni per il Raduno Ex Alunni UNISTRAPG (5-7 luglio 2022) è stato presentato nel pomeriggio odierno il libro di Robert Black Machiavelli. L’uomo, il politico, il letterato, nell’edizione italiana aggiornata (traduzione di Laura Refe, ricercatrice Unistrapg).
Lo studioso statunitense del rinascimento, che ha frequentato i corsi dell’Università per Stranieri nel 1968, ha approfondito le finalità e la struttura del volume con i docenti Unistrapg Daniele Piccini, Michele Dantini, Sabrina Stroppa e Lara Refe, e con la Prof.ssa Concetta Bianca dell’Università degli Studi di Firenze.
Della sua esperienza sui banchi di palazzo Gallenga, Black ha commentato: "Ho un ricordo vivo del mio professore, Mario Emilio Baratti, il quale si rivolgeva in italiano a tutti noi, studenti stranieri, che venivamo da tanti paesi diversi, ma era così brillante nel coinvolgere la classe che noi capivamo ed imparavamo. Durante una delle prime lezioni - ha sottolineato l’illustre ex allievo della Stranieri - entrò in aula con un piatto pieno di pasta: così la prima parola d’italiano che la classe imparò fu “spaghetti”. E comunque, se all’inizio non parlavo neppure una parola d’italiano, dopo tre mese mi esprimevo con scioltezza".
Domani in Aula Magna concerto Aspettando Umbria Jazz di Mathis Picard alle ore 21:00
Scheda su Mathis Picard
Lo stride piano ci riporta agli anni d’oro del jazz, tra Storyville e Harlem, più o meno un secolo fa.
Imparentato strettamente con blues, ragtime e swing, non può non affascinare anche oggi per quella rocciosa mano sinistra che scolpisce giri di basso, il ritmo travolgente, le scorrerie sulla tastiera di autentici virtuosi come Willie The Lion Smith, James P. Johnson, Fats Waller e tanti altri.
Con il tempo, il genere declinò ma gli echi dello stride sono rimasti come riferimento storico per molti pianisti jazz, anche di generazioni più giovani.
Un posto di eccellenza lo merita Mathis Picard, ventiseienne pianista, compositore, produttore e band leader di origini franco-malgasce, newyorkese di adozione.
Con le radici ben piantate nella tradizione acustica, Picard è però altrettanto a suo agio con le più recenti tecnologie applicate alla musica e con le tendenze più moderne, il che lo ha portato a creare uno stile molto personale in cui le diverse influenze trovano un punto di sintesi.
Oggi passa dal lavoro con la Mathis Sound Orchestra (da ascoltare il disco “Globe Unity”) alla solo performance (è da poco uscito “Live At The Museum”) e al suo trio.
A parte l’attività da leader, Picard ha diviso la scena con artisti come Ron Carter, Lee Ritenour, Jason Moran, Wynton Marsalis, Mwenso & The Shakes.