Il grand tour: l'Umbria, l'occhio dei viaggiatori spagnoli

Un simposio di studiosi sui pregiudizi, images e stereotipi

May 8, 2017

Perugia –“Il grand tour: l'Umbria, l'occhio dei viaggiatori spagnoli” è il tema del simposio in programma mercoledì 10 maggio, con inizio alle ore 15,30 nella Sala Goldoni di Palazzo Gallenga dell’Università per Stranieri di Perugia. All’evento prenderanno parte, oltre il Magnifico Rettore Prof Giovanni Paciullo, Ruggero Ranieri di Sorbello, Presidente della Fondazione Ranieri di Sorbello e Sandra Covino, Direttrice del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università per Stranieri di Perugia.Il simposio si aprirà con l’intervento di Nora Moll dell’Uninettuno con la sua relazione dal titolo “L’occhio nel viaggio: l’imagologia letteraria e i suoi strumenti metodologici”; a seguire Raffaella Cavalieri dell’Università di Siena che parlerà de “Il grand tour e l’Umbria”; poi sarà la volta di Pedro Luis Ladrón De Guevara dell’Università di Murcia che tratterà degli “Scrittori spagnoli per le terre dell’Umbria”. Concluderà il simposio Dianella Gambini dell’ Università per Stranieri di Perugia con la relazione “Un autore in viaggio con il suo personaggio: Ramón Del Valle-Inclán e il Marqués De Bradomín in Italia”.

L’imagologia letteraria è una delle principali aree di ricerca della Letteratura comparata. Praticata principalmente in Francia, in Germania, Olanda e nei Paesi slavi, essa indaga attorno alle manifestazioni letterarie (e non solo) di images, stereotipi e pregiudizi sulle altre nazioni e culture. Allo stesso tempo, la ricerca imagologica si occupa delle definizioni letterarie della propria identità nazionale o culturale, ossia delle auto-images, che solitamente sono strettamente connesse con le visioni dell’altro (etero-images). In generale, per image letteraria intendiamo una “struttura complessa e stratificata nella quale agiscono elementi ideologici, estetici ed intertestuali”, concetto che quindi va ben oltre quello (di stampo sociologico) di stereotipo culturale. Uno degli obiettivi principali dell’imagologia è (secondo uno dei suoi principali rappresentanti, Hugo Dyserinck), il lavoro di demistificazione culturale, ovvero lo svelamento del carattere mediato della singola image, così come delle più complesse strutture imagotipiche. A tal fine, occorre adottare una prospettiva diacronica, lavorare con metodi interdisciplinari e allargare l’oggetto di indagine ad altri “testi della cultura” (audiovisivi, figurativi, massmediatici).