Sofiia Maksymchuk, classe 1929, ha ricevuto il diploma dal Rettore De Cesaris
Ci sono esempi di “formazione permanente” - ma meglio chiamarli amore per la vita e per cultura - che ci fanno bene al cuore e ci sono di sprone per cercare di organizzare i nostri giorni in sempre modo pieno e proattivo: è il caso della “studentessa” di nazionalità ucraina Sofiia Maksymchuk, 93 anni fra qualche settimana, che si è iscritta per il mese di luglio ad un corso di lingua italiana di livello A1.2, dopo aver frequentato nel mese di giugno il corso A1.1 e superato il relativo esame finale con profitto.
Il diploma del corso le è stato consegnato lo scorso lunedì 4 luglio dal rettore De Cesaris, il quale ha voluto conoscerla e complimentarsi con lei per l’energia e lo spirito che l’ha portata sui banchi di Palazzo Gallenga, nonostante la sedia a rotelle.
"Studiare la lingua italiana è davvero interessante – ha commentato sorridendo la signora Sofiia – e le lezioni sono molto divertenti; ma la cosa che mi ha sorpreso di più è stata quella di essere accolta con premura e con gioia da tutti: studenti, docenti e persone dell’organizzazione, tutti giovani che mi stanno facendo sentire ogni giorno un po’ più giovane".
Ad accompagnare la studentessa Maksymchuk in rettorato c'erano la nipote e la pronipote, anch’esse iscritte all’Ateneo, insieme alla sua docente, Silvia Sposini.