Il progetto rientra nel quadro delle iniziative per il “lungo” centenario dell’istituzione (2021-2025)
Giovedì 26 maggio, alle ore 17:00, è in programma nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga un evento di presentazione dei nuovi corsi di Alta cultura, iniziativa formativa d’eccellenza con cui l’Università per Stranieri di Perugia ha preso vita cent’anni or sono.
Il modulo che verrà presentato, in programma dall’11 al 15 luglio prossimo, ha per tema: “La tradizione culturale italiana e l’altro fra passato e presente”.
Nel solco della tradizione culturale dell’Ateneo questo ciclo di lezioni si propone di analizzare da diverse prospettive disciplinari (storiografica, filosofica, letteraria e linguistica) come la tradizione culturale italiana, fra ‘900 e nuovo millennio, abbia risentito della crisi del paradigma umanistico occidentale, chiamato prima a guardarsi nello specchio delle tragedie legate al razzismo e all’Olocausto e poi a relativizzarsi con l’avvento della cultura della differenza, della postcolonialità e del postumano.
L’intento, dunque, sarà quello di dare risposta al quesito sulla possibilità o meno di coltivare e trasmettere ancora una tradizione culturale italiana e al senso da dare oggi all’idea di italianità aperta, che ispirò Aldo Capitini negli anni difficilissimi del suo rettorato all’Università per Stranieri di Perugia.
Il Corso sarà articolato in cinque giornate, ognuna delle quali si aprirà con una lectio magistralis mattutina, cui farà seguito un seminario pomeridiano, ogni giorno condotti da un diverso docente.
Chiamati ad approfondire il tema saranno studiosi di alto profilo scientifico, quali: Roberto Esposito, Alessandro Portelli, Mario Alberto Banti, Donatella Di Cesare e Giulio Ferroni.
Nel pomeriggio del 26 maggio prossimo, all’introduzione del rettore De Cesaris e dell’assessore comunale alla cultura, Leonardo Varasano, faranno seguito gli interventi dei docenti responsabili dell’organizzazione del corso.
L’evento sarà corredato lettura di alcuni documenti dell’archivio storico dell’istituzione, dalla proiezione di un documentario sulla Perugia degli anni sessanta a suo tempo prodotto dalla Stranieri e, in conclusione, da alcuni passaggi musicali della tradizione nazionale.