Apertura del raduno ex alunni Unistrapg: applausi e cori per i rappresentanti di ogni nazione

"La community degli ex studenti è una rete di solidarietà cognitiva per essere aggiornati sull’Italia, sulla sua cultura, sulla civiltà che esprime"

July 5, 2022

Si è aperto stamane in un clima gioioso il raduno degli ex alunni dell’Università per Stranieri di Perugia con il saluto del rettore Valerio De Cesaris, il quale ha voluto “fare l’appello” di tutte le nazioni rappresentate nella platea dell’Aula Magna di Palazzo Gallenga: dall’Azerbaijan alla Gran Bretagna, dalla Polonia alla Corea del Sud, dalla Mongolia al Cile gli intervenuti hanno alzato la mano al nome del proprio paese, tra applausi spontanei, sorrisi e cori.

Per la gioia di essere di nuovo alla Stranieri, di tornare parte di un percorso formativo, di rivivere un’esperienza internazionale che ad ognuno di essi ha rivelato in modo diverso ed unico l’Italia e la sua straordinaria civiltà. Ma oltre la cifra emozionale dell’opening odierno vi è una precisa finalità “educativa” in questo evento, che – come ha sottolineato il responsabile del Progetto Ex Alunni, Michele Dantini - : "è quella della formazione continua. In tutte le università il percorso di acquisizione delle competenze si sta trasformando in un processo di autoformazione permanente, poiché – ha spiegato il docente - le conoscenze diventano ormai obsolete in breve tempo, impoveriscono, cioè, alla stessa velocità con la quale se ne creano di nuove. Ecco, quindi, che sorge la necessità da parte dell’Istruzione Superiore di aiutare gli ex studenti ad aggiornarsi, a formare delle reti di solidarietà cognitiva e formativa, che veicolino informazioni perfezionate, “croccanti”, nuove".

Momento centrale della giornata di oggi è stato il talk dedicato a - “La cultura italiana nel mondo: arte, società, politica ed economia”, introdotto e moderato da Caterina Proietti, giornalista RAI ed ex alunna dell’Università per Stranieri di Perugia, la quale sulla sua esperienza formativa a Palazzo Gallenga ha dichiarato: "L’ambiente internazionale dell’Ateneo mi ha permesso di girare il mondo pur rimanendo nel mio paese, regalandomi un’apertura mentale che diversamente non avrei mai acquisito".