Lettera del Rettore agli studenti sulla guerra in Ucraina

Carissimi studenti e studentesse,

negli ultimi mesi abbiamo spesso sottolineato come l’Università per Stranieri di Perugia sia uno spazio aperto, dove i valori della libertà, della solidarietà, della pace e del rispetto di ogni differenza devono tradursi in scelte e azioni concrete. In quest’ottica, abbiamo voluto accogliere con borse di studio molti rifugiati dall’Afghanistan. Abbiamo puntato sulle politiche per l’inclusione, sul dialogo e l’accoglienza, ribadendo un principio fondamentale: l’Università forma persone, prima ancora di condividere conoscenze e fornire competenze; è una comunità di persone che crescono assieme in termini culturali e umani.

Proprio per questi motivi, non possiamo oggi non lasciarci interrogare dalla guerra in Ucraina. Nei nostri corsi di laurea e laurea magistrale, come anche nei corsi di lingua e cultura italiana, abbiamo molti studenti provenienti dall’Ucraina e dalla Russia. A loro va tutta la nostra affettuosa vicinanza. Agli Ucraini, il cui paese è sottoposto a una brutale aggressione; ai Russi, che vedono il proprio paese intraprendere una guerra e incamminarsi sulla via dello scontro e della violenza. Promuoveremo eventi scientifici per tentare di capire meglio cosa sta accadendo in Ucraina e useremo le armi deboli che abbiamo a disposizione, quelle della cultura, che non feriscono, ma aiutano a orientarsi in situazioni complesse e a comprendere, almeno un poco, le ragioni altrui. Ringrazio fin d’ora tutti i professori e gli amministrativi che dedicheranno tempo ed energie a quegli eventi.

A voi studenti, rivolgo innanzitutto un incoraggiamento. Vi è toccato di vivere gli anni universitari in un tempo particolarmente difficile, carico di incertezza per il futuro. Alla pandemia, che vi ha tolto in questi due anni tante occasioni di incontro, amicizia, amore, allegria, si aggiunge ora una guerra, quando nel mondo ce ne sono già troppe e tante persone soffrono e muoiono ogni giorno. Sarebbe facile cedere allo sconforto per aver avuto in sorte un tempo maledetto da problemi e ingiustizie. Eppure, siete nell’età della vostra giovinezza e avete la forza di non rassegnarvi. Questo tempo sia per voi un tempo della prova, in cui mettere a fuoco quello che conta davvero e in cui spendere i vostri sentimenti e il vostro impegno, le vostre giornate, per cose per cui vale la pena lottare.

Vi invito a essere vicini ai vostri colleghi ucraini e russi, a non fargli mancare la vostra solidarietà e il vostro affetto. Non siate mai indifferenti rispetto alla sofferenza altrui. Impegnatevi concretamente per la pace. Il tempo della prova ci pone di fronte alla verità della nostra condizione umana, ricordandoci che la vita è fragile e che, nel tempo che abbiamo, occorre vivere pienamente, non facendo mancare il nostro contributo all’edificazione di un mondo più giusto e libero. Ogni iniziativa che, come studenti, vorrete proporre per la pace, il dialogo, la conoscenza reciproca, la solidarietà, sarà benvenuta nelle aule della nostra Università e riceverà il massimo supporto da parte mia così come, ne sono certo, da parte di tutti i docenti e gli amministrativi.

La guerra non è mai la risposta giusta. All’Università per Stranieri scegliamo di difendere sempre la pace e la dignità di ogni persona.

Perugia, 26 febbraio 2022

Il Rettore
Prof. Valerio De Cesaris
 


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