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Origini del Profilo
 

Il Profilo della lingua italiana. Livelli di riferimento del QCER A1, A2, B1 e B2 è il risultato del progetto dal titolo “Descrizioni dei livelli di riferimento per le lingue nazionali e regionali” (DLR) promosso dalla Divisione delle politiche linguistiche del Consiglio d’Europa in collaborazione con il CVCL (Centro per la Valutazione e la Certificazione Linguistica) dell’Università per Stranieri di Perugia ed altre istituzioni internazionali (Istituto Cervantes, University of Cambridge, Université Paris III - Sorbonne nouvelle, tra le altre).

Obiettivo del progetto è quello di identificare i descrittori linguistici dei livelli competenza , da A1 a C2, illustrati dal Quadro comune europeo di riferimento. per le diverse lingue europee. Il progetto si inserisce nell’ambito di una più vasta iniziativa promossa dalla Divisione delle politiche linguistiche del Consiglio d’Europa, nata con lo scopo di fornire strumenti complementari al QCER che possano facilitare estensori di curricula, esaminatori, autori di libri di testo e docenti nella loro attività professionale.

In conformità alle linee guida emanate in materia dalle istituzioni europee, il Profilo della lingua italiana descrive i contenuti linguistici dei livelli, da A1 a B2, per l’italiano che un apprendente deve conoscere al fine di sviluppare una competenza appropriata ad agire linguisticamente, così come indicato dai descrittori del QCER.
I contenuti linguistici sono definiti in termini di:

• generi
• funzioni linguistiche
• strutture grammaticali
• nozioni generali
• nozioni specifiche
• liste lessicali


I materiali confluiti negli inventari linguistici del Profilo della lingua italiana sono il frutto di un lungo ed accurato processo di validazione, che integra tre diversi approcci.

Approccio intuitivo: un gruppo di esperti ed insegnanti ha definito i descrittori dei livelli A1 – B2 del QCER in termini di contenuti linguistici per l’italiano, basandosi sulla propria esperienza e facendo riferimento ad altri Referenziali già pubblicati per altre lingue europee.
Approccio qualitativo: i contenuti linguistici, scaturiti in prima istanza dal lavoro compilativo di esperti, sono stati messi a confronto e verificati con autentiche produzioni scritte ed orali di candidati agli esami CELI (Certificato di Conoscenza della Lingua Italiana) dell’Università per Stranieri di Perugia.
Approccio quantitativo: per realizzare gli inventari lessicali, sono state elaborate liste di frequenza ottenute dai dati confluiti nei corpora delle produzioni scritte ed orali dei candidati agli esami CELI.


Allo scopo di validare i descrittori linguistici per l’italiano si è inoltre ricorso all’ausilio di questionari mirati sottoposti a circa 300 insegnati di lingua italiana in Italia e all’estero al fine di verificarne l’attendibilità e di raggiungerne un’interpretazione condivisa. Una descrizione dettagliata della metodologia seguita per la realizzazione degli inventari del Profilo della lingua italiana è presente al capitolo 2 dell’opera cartacea.