Neologismi nella lingua italiana

B2
Filologia
competenza grammaticale
Audio
Testo scritto
Video

 

BREVE DESCRIZIONE: In questo percorso didattico troverai delle informazioni sui neologismi nella lingua italiana, sulle origini e sulla formazione dei neologismi.

ESERCIZIO 1 - Guarda il video di Vera Gheno “Neologismo - ce lo racconta Vera Gheno” La parola del giorno e completa gli spazi vuoti:

 

ESERCIZIO 2 - Guarda di nuovo il video dell’esercizio 1. https://www.facebook.com/watch/?v=1982485621832327 e indica se le affermazioni sono vere o false V/F:

ESERCIZIO 3 - Abbina le parole ai rispettivi significati:

ESERCIZIO 4 - Leggi il testo “Algo-lingua, algospeak Parole del presente, parole del futuro” e indica se le affermazioni sono vere o false V/F (testo tratto e adattato da https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/algospe...)

Algo-lingua, algospeak Parole del presente, parole del futuro

3 marzo 2023

ecco, ci risiamo. Un nuovo virus linguistico pieno di neologismi è pronto per infettare la nostra lingua italiana. E invece no: l’algo-lingua, dall’inglese algospeak, è una fotografia che ci racconta l’evoluzione della comunicazione sulle piattaforme social: dalle parole “vietate” alla discriminazione, dall’Intelligenza Artificiale alle evoluzioni dell’algoritmo in rete.

Nascondino digitale

Se hai notato l’uso di numeri e simboli all’interno di alcune parole, neologismi intraducibili o addirittura espressioni usate fuori contesto o con massicci errori di ortografia, molto probabilmente hai iniziato a fare amicizia con l’algospeak o algo-lingua. Parola macedonia composta dai termini inglesi algorithm (“algoritmo”) e (to) speak (“parlare”), l’algo-lingua nasce in rete con un obiettivo preciso: ingannare i sistemi di moderazione dei contenuti basati sugli algoritmi delle piattaforme social più utilizzate, quali TikTok, Youtube, Instagram e Twitch. I temi incriminati non riguardano solo parole percepite come volgarità, anche se si fa divulgazione, per esempio, sull’educazione sessuale – “sesso” viene tradotto con le formule se$$o o seggs, “porno” con l’emoji della pannocchia – ma trattano anche di salute mentale, di discriminazione, di guerra, politica e così via. Insomma, argomenti-tabù che gli algoritmi probabilmente non gradirebbero. È di circa un mese fa il caso attorno al termine “mascara”, che ha coinvolto la influencer Julia Fox. Nell’algospeak il cosmetico viene utilizzato da tempo come eufemismo per violenza sessuale e, per aiutare gli utenti nella comprensione, i contenuti che ne trattano sono accompagnati da segnali, o meglio, da piccole tracce.

Argomenti scomodi

Come spiega in un articolo la giornalista del Washington Post Taylor Lorenz «anche i primi utenti di Internet usavano l'ortografia alternativa per aggirare i filtri delle parole». In effetti, l’algo-lingua affonda le radici nell’alfabeto leet (leet speak), un linguaggio nerd o hacker che prevede appunto la sostituzione dei caratteri dell’alfabeto con altri elementi (lettere, simboli e numeri) simili nella grafica e nella fonetica. L’algo-lingua non è un fenomeno nuovo, anche se pare essere letteralmente esploso in pandemia, quando moltissime persone hanno iniziato a usare le piattaforme per divulgare le proprie competenze su vari argomenti – anche scomodi –, ma soprattutto per diffondere informazioni più o meno veritiere sull’attualità.

ESERCIZIO 5 - Abbina le parole della prima colonna con le parole corrispondenti della seconda colonna:

ESERCIZIO 6 - Nelle frasi tratte dal testo “Algo-lingua, algospeak Parole del presente, parole del futuro” dell’esercizio 4. trova e evidenzia le parole che corrispondono alle definizioni:

QUIZ 1 - Con l’aiuto del dizionario Nuovo De Mauro, indica il significato del neologismo:

 

ESERCIZIO 7 -  Abbina i termini ai significati corrispondenti:  

ESERCIZIO 8 - Ascolta l’audio “Nuovo lessico famigliare: le cento parole della pandemia” di Sergio Lubello su come è cambiato il lessico durante il periodo della pandemia del COVID-19 e completa il testo (link dell’audio https://archive.org/details/nuovo-lessico-famigliare-le-cento-parole-del...):

 

ESERCIZIO 9 - Ascolta di nuovo l’audio dell’esercizio precedente “Nuovo lessico famigliare: le cento parole della pandemia” di Sergio Lubello e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F): https://archive.org/details/nuovo-lessico-famigliare-le-cento-parole-del...)

ESERCIZIO 10 - Riascolta l’audio “Nuovo lessico famigliare: le cento parole della pandemia” e scegli la risposta corretta:

ESERCIZIO 11 - Abbina le parole della prima colonna a quelle della seconda colonna:

ESERCIZIO 12 - Abbina le parole e le espressioni alle rispettive definizioni:

ESERCIZIO 13 - Abbina le sigle alle definizioni:

QUIZ 2 - Leggi il testo sul genere grammaticale del COVID-19 “Il Covid “o “la Covid” e indica le risposte corrette:

“Il Covid” o “la Covid”

Una delle questioni che maggiormente ha sollecitato l’interesse è stata quella relativa al genere grammaticale di COVID-19. Come risulta ormai noto la forma COVID-19 è l’acronimo dell’inglese COronaVIrus Disease 19, ossia ‘malattia da coronavirus (del) 2019’ (con riferimento all’anno di identificazione del nuovo virus) ed è la denominazione ufficiale che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha attribuito, l’11 febbraio 2020, alla malattia respiratoria infettiva che ha colpito diversi paesi del mondo tra la fine del 2019 e il 2020. Nella lingua corrente la forma COVID-19 (anche nella variante ridotta COVID) pare ormai essersi decisamente affermata al maschile. In base al principio di assegnazione del genere basato sull’associazione con il genere del traducente, l’acronimo COVID, la cui testa è rappresentata dal sostantivo inglese disease, letteralmente ‘malattia’, dovrebbe essere in italiano di genere femminile (e dunque “la COVID-19” e non “il COVID-19”. Un’analoga sovrapposizione tra nome della malattia e nome del virus è probabilmente all’origine anche del prevalente impiego al maschile di COVID-19: l’acronimo viene infatti erroneamente interpretato da molti parlanti come il nome del virus responsabile della nuova patologia respiratoria.

L’uso del femminile sembra tenere maggiormente, almeno per il momento, nelle pubblicazioni di carattere scientifico e nei documenti e nei testi (anche divulgativi) redatti da medici e scienziati, ma non mancano in realtà attestazioni anche della forma al maschile, soprattutto nelle interviste rilasciate da questi alla stampa.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/il-covid19-o-la-covid19/2787

 

Materiali scaricabili: 
AllegatoDimensione
Icona del PDF neologismi_nella_lingua_italiana.pdf170.49 KB