Cina e Università per Stranieri di Perugia. Un solido patto d'amicizia nato negli anni Venti

Il primo Ateneo in Italia per numero di studenti cinesi iscritti a corsi di lingua e di laurea.

Erica Cecchetti

La numerosa presenza degli studenti cinesi a Perugia rappresenta un fenomeno che negli ultimi anni ha contribuito a plasmare il volto della nostra città, arricchendola di uno spazio interculturale di reciproco scambio che fa del nostro Ateneo il punto nevralgico di una lunghissima amicizia tra l’Italia e la Cina. Gli studenti cinesi che nell’anno accademico in corso hanno scelto Perugia come sede privilegiata per la propria formazione linguistica e accademica sono tanti, tantissimi. Dati alla mano (statistiche anvur 2017), l’Università per Stranieri di Perugia si conferma essere il primo Ateneo in Italia per numero di studenti cinesi iscritti a corsi di lingua e di laurea. L’offerta formativa dei corsi di lingua italiana dell'Università per Stranieri di Perugia, infatti, comprende un’esclusiva competenza nell’organizzazione di corsi dedicati agli studenti cinesi aderenti ai programmi "Marco Polo" e "Turandot".

Gli studenti candidati a tali programmi, dopo un periodo di formazione di almeno 10 mesi presso il nostro Ateneo, acquisiscono le competenze linguistiche necessarie per frequentare corsi di laurea e di laurea magistrale presso le Università, le Accademie di Belle Arti e i Conservatori di tutta Italia. I corsi dell’Università per Stranieri di Perugia prevedono lezioni di lingua, laboratori linguistici e lezioni seminariali che permettono di sviluppare le abilità necessarie ad una efficiente interazione in un contesto italofono. L'offerta formativa è finalizzata all'apprendimento della lingua e della cultura italiana mirata allo studio universitario ed è supportata dalla presenza costante di personale sinofono che accompagna gli studenti in tutto il percorso formativo. 

Il successo

Il successo dei Programmi Marco Polo e Turandot, a 10 anni dal loro lancio nel panorama della cooperazione universitaria internazionale, è confermata dai dati che annualmente vengono resi noti da Uni-Italia, l’associazione costituita nel 2010 tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca, il Ministero dell`Interno e la Fondazione Italia Cina e che come obiettivo quello di favorire l`attrazione di studenti e ricercatori stranieri verso le università italiane e di favorire la cooperazione universitaria fra l`Italia e gli altri Paesi. La presenza degli studenti cinesi in Italia nel 2008 era di 766 unità presso i Programmi Marco Polo e Turandot e 370 presso il “contingente studenti stranieri”. Tali dati hanno registrato un notevole incremento: nel 2015, infatti, la presenza di studenti cinesi tocca la soglia di 2636 unità presso i corsi Marco Polo e Turandot e 1502 presso il contingente stranieri. L’Università per Stranieri di Perugia è stata protagonista di tale processo di accoglienza e introduzione al sistema accademico italiano per gli studenti cinesi ospitando presso i propri corsi circa 1.000 studenti all’anno tra corsi di lingua e corsi di laurea.

L’incremento più marcato si registra negli ultimi quattro anni in cui, grazie allo sforzo congiunto di più settori dell’Ateneo, si attesta oggi come prima sede in Italia per numero di studenti cinesi. Il ruolo dell’Università, luogo privilegiato per la costruzione di un ponte tra la cultura italiana e quella cinese, è stato quello di intercettare i cambiamenti nell’orizzonte della promozione dell’offerta accademica italiana all’estero, adottando misure flessibili e studiate “su misura” degli studenti sinofoni. Il percorso di formazione linguistica, infatti, è stato supportato dalla presenza di un gruppo di lavoro che si occupa a 360 gradi del loro inserimento nel tessuto universitario e cittadino e che valorizza la presenza degli studenti mediante l’organizzazione di iniziative ad hoc che ne esaltano qualità, peculiarità e ricchezza culturale. Ultima in ordine di tempo, ad esempio, l’organizzazione dei festeggiamenti per il Capodanno cinese 2017, l’anno del Gallo, alla presenza del Console Vicario del Consolato della Repubblica Popolare Cinese di Firenze e della comunità studentesca e cittadina.

L’Italia, culla della bellezza

Uno dei dati più interessanti che riguardano gli studenti cinesi presenti a Perugia negli ultimi anni è la formazione artistica che li contraddistingue. La maggior parte di loro, infatti, partecipa al Programma Turandot, riservato a chi possiede già una buona preparazione artistica in Cina nei settori dell’arte, della musica, della danza e del design. Attualmente il nostro Paese accoglie il maggior numero di studenti cinesi impegnati in percorsi di formazione accademica nelle discipline dell’arte e della musica, fungendo da vero e proprio catalizzatore dell’interesse cinese verso la “bellezza” italiana. Più della metà degli studenti cinesi aderenti ai Programmi Marco Polo e Turandot sono artisti: da 130 nel 2009 a 1652 nel 2015. Tra loro, quelli che frequentano il Conservatorio si iscrivono per il 90% a corsi triennali di canto lirico e, tra gli artisti che frequentano le accademie di belle arti – in netta maggioranza tra gli aderenti al programma Turandot – le specializzazioni più in voga sono pittura e fashion design.

Da dove vengono?

La maggior parte degli studenti cinesi che scelgono l’Italia proviene dal Jiangsu, ricchissima provincia cinese situata sulla costa orientale della Cina, non lontana dalla Municipalità di Shanghai e sede dell’importante città di Nanchino, città imperiale che deve il suo nome al ruolo cui è stata deputata per secoli “la Capitale del Sud (Nanjing)”. Non a caso l’Università per Stranieri di Perugia vanta una lunghissima esperienza di collaborazione con i più importanti dipartimenti per l’insegnamento della lingua italiana di questa città.